Quando si tratta di emozioni, di sentimenti, scelgo o il Nulla o il Tutto (che spesso sfocia nell'eccesso) ... l'andare fino in
fondo.
Non riesco a trovare il senso del mondo, il senso
di tutto, quindi cerco di dare almeno un senso inquantificabile alla mia vita,
a ciò che vivo.
sabato 28 dicembre 2013
sabato 14 dicembre 2013
Sono ciò che tu vuoi vedere.
In
realtà non esisterà mai l’unica e sola versione di TE, preso come
singolo Essere. Il TE autentico rimarrà in te stesso, mentre per ciò che
sta al di fuori sarai ALTRO DA TE. Diverrai tante costruzioni. Sarai
sempre: Uno, Nessuno, Centomila.
Draw by: Agnes Cecile / Silvia Pelissero |
Filo sottile.
Photo by: Valerio Eliogabalo Torrisi |
Filo sottile come la fragilità delle tue ossa. Come le lunghe e profonde
crepature che si affacciano sul tuo inconscio. Come la superficie ingannevole
che copre il tuo essere.
Filo sottile come ciò che vi è e non puoi non considerare, come quel che hai davanti e non puoi non guardare o ciò che hai dentro e non puoi esiliare.
Filo sottile come quel che sempre annulla la possibile perfezione: una curva che spezza una linea retta, un suono stridente che irrompe nel silenzio, un monocromo bianco macchiato da una linea grigia, neutra (*).
Filo sottile come la punta di una lama che ti sfiora la pelle senza ferirti ma con il rischio di poterlo fare. Come la tensione che senti addosso. Come la vertigine ed il brivido che attraversano il tuo corpo. Come un respiro corto, magari forzato.
Filo sottile come l’istante felice che sembra, in quel momento, inquantificabile ed immenso. Come l’edonismo che si diffonde, simile ad un’edera, nella tua anima. Come il desiderio insoddisfatto. Come la delicatezza dei sentimenti, delle emozioni.
Filo sottile come l’attesa.
Filo sottile come l’ignoto e la follia che esso causa.
Filo sottile come il freddo ed il tremolio che ti pervade.
Filo sottile come una parola isolata, impregnata di tutto il suo significato. Come l’impotenza che si sente di fronte a questa.
Filo sottile come ciò di cui hai bisogno: come una spina che non riesci ad estrarre dalla tua pelle e punge in un modo che non riesci ad ignorare.
Filo sottile come il ricordo. Come il tuo passato che interviene sempre nel presente.
Filo sottile come l’uomo
…Come l’esistenza.
(*) Barnett Newman, "The Voice"
Filo sottile come ciò che vi è e non puoi non considerare, come quel che hai davanti e non puoi non guardare o ciò che hai dentro e non puoi esiliare.
Filo sottile come quel che sempre annulla la possibile perfezione: una curva che spezza una linea retta, un suono stridente che irrompe nel silenzio, un monocromo bianco macchiato da una linea grigia, neutra (*).
Filo sottile come la punta di una lama che ti sfiora la pelle senza ferirti ma con il rischio di poterlo fare. Come la tensione che senti addosso. Come la vertigine ed il brivido che attraversano il tuo corpo. Come un respiro corto, magari forzato.
Filo sottile come l’istante felice che sembra, in quel momento, inquantificabile ed immenso. Come l’edonismo che si diffonde, simile ad un’edera, nella tua anima. Come il desiderio insoddisfatto. Come la delicatezza dei sentimenti, delle emozioni.
Filo sottile come l’attesa.
Filo sottile come l’ignoto e la follia che esso causa.
Filo sottile come il freddo ed il tremolio che ti pervade.
Filo sottile come una parola isolata, impregnata di tutto il suo significato. Come l’impotenza che si sente di fronte a questa.
Filo sottile come ciò di cui hai bisogno: come una spina che non riesci ad estrarre dalla tua pelle e punge in un modo che non riesci ad ignorare.
Filo sottile come il ricordo. Come il tuo passato che interviene sempre nel presente.
Filo sottile come l’uomo
…Come l’esistenza.
(*) Barnett Newman, "The Voice"
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